5 elementi chiave per una landing page che converte

Investire in creatività, copy e campagne pubblicitarie ha senso solo se l’utente, una volta arrivato sulla tua landing page, trova un’esperienza chiara, convincente e guidata verso l’azione. Spesso, però, le aziende trascurano l’importanza di una pagina ben strutturata: il risultato è un’occasione persa e budget sprecato.
Una landing page ottimizzata deve rispondere alle domande fondamentali dell’utente, eliminare dubbi e favorire la conversione. Ecco una struttura in 5 step che ti aiuterà a trasformare visitatori in lead qualificati.
1. Main frame: il primo impatto conta
La parte “above the fold” è la più cruciale. Qui devi comunicare subito la tua value proposition principale con un titolo chiaro e un sottotitolo accattivante.
In questa sezione puoi scegliere due approcci:
- Form di contatto immediato: ideale per chi è già pronto a lasciare i propri dati senza ulteriori passaggi.
- Elemento visivo forte: un’immagine o un breve video (max 30 secondi) che catturi l’attenzione, racconti il brand e accompagni l’utente verso la call to action.
In entrambi i casi, l’obiettivo è evidenziare l’azione desiderata (compilare il form, prenotare, richiedere informazioni) senza creare frizioni.
2. Social proof: la validazione che rassicura
Subito dopo la presentazione, è essenziale dare prova della credibilità del tuo business. Questo può includere:
- Loghi di partner o clienti noti
- Recensioni e valutazioni
- Premi, certificazioni o riconoscimenti
Meglio pochi ma di forte impatto, presentati in modo visivo e immediato. La social proof crea fiducia e incoraggia l’utente a proseguire nella navigazione.
3. Value proposition: i tuoi punti di forza
In questa sezione vanno inserite le 3–5 caratteristiche o benefici principalidella tua offerta. Troppi dettagli rischiano di confondere; troppo pochi possono dare l’idea di un servizio incompleto.
Presenta i tuoi punti di forza con testi brevi, titoli chiari e supporto visivo (icone, immagini o brevi animazioni). Così l’utente può memorizzarli e associarli al tuo brand in modo immediato.
4. Testimonianze: la voce dei clienti
Se il visitatore è arrivato fin qui senza ancora aver convertito, probabilmente vuole una conferma: “Che esperienza hanno avuto altri clienti?”.
I testimonials servono proprio a questo: ridurre l’incertezza e rafforzare la fiducia. Bastano poche citazioni autentiche, preferibilmente con nome, foto e dettagli che le rendano credibili. Il focus deve essere sull’impatto reale del tuo servizio o prodotto.
5. FAQ: chiudere i dubbi
La sezione domande frequenti rappresenta il punto di chiusura ideale della landing page. Qui puoi rispondere preventivamente ai dubbi più comuni, emersi da chiamate di vendita, ricerche di mercato o interazioni con i clienti.
Le FAQ dimostrano che conosci bene le esigenze del tuo target e riducono le barriere alla conversione.
Lead form: sempre accessibile
Se non hai posizionato il form di contatto in apertura, inseriscilo subito prima delle FAQ, assicurandoti che sia richiamabile anche dai pulsanti presenti nelle altre sezioni della pagina. L’utente deve avere sempre chiaro quale sia la prossima azione da compiere.
Costruire una landing page che funziona
Seguendo questa struttura, una landing page risponde ai quesiti fondamentali di ogni potenziale cliente:
- Chi sei e cosa offri?
- Perché dovrei fidarmi di te?
- Quali vantaggi otterrò?
- Cosa dicono i tuoi clienti?
- Quali dubbi posso chiarire subito?
Con una progettazione strategica e test continui (A/B test, analisi dei dati, ottimizzazioni progressive), la tua landing page può diventare un punto di forza nel funnel di conversione, massimizzando i risultati delle tue campagne di marketing.
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